Altris Feminis

Sinossi

Altris Feminis ossia “Altre Donne”. La ricerca di figure femminili del Friuli contemporaneo continua dopo Feminis, ma con delle sostanziali e significative differenze.

Se in Feminis l’attenzione era rivolta al racconto di donne straordinarie, tuttavia “comuni” nel panorama friulano, questa volta si è puntato su coloro che nella vita hanno fatto scelte coraggiose, fuori dagli schemi, o che hanno affrontato circostanze particolari che le hanno messe a dura prova.

Il cambiamento più tangibile è Mara Bergamasco che sostituisce Angelo Floramo nel ruolo di “Cicerone” della serie. La sua presenza scenica offre un’ironia più giocosa e popolare che si contrappone a quella composta e romantica di Floramo. Lo sguardo di una donna su altre donne consente di entrare con maggiore intensità nell’intimità dell’universo femminile. Un cosmo dal quale si estrae il lato più concreto, pratico e verace.

Altris Feminis guarda con attenzione a queste donne, variegato paradigma di una società in continua trasformazione, che fanno la Storia guardando al futuro, senza dimenticare le proprie radici e il legame con la propria terra.

SOGGETTO

Nel corso della serie, Mara Bergamasco si reca a far visita a otto donne friulane. Ogni puntata è dedicata ad una sola protagonista, raccontata nella sua quotidianità. La protagonista accoglie Mara tra le mura domestiche. Affiorano i ricordi della propria infanzia, il parente che più di altri ha segnato la sua crescita, il rapporto con la scuola, i progetti adolescenziali.

La chiacchierata prosegue in cucina, dove Mara l’aiuta a preparare il pranzo che poi condivideranno. Momenti che diventano occasione per discutere diverse tematiche come lo stile di vita, il senso d’identità, l’uso della lingua friulana, il rapporto con il genere maschile. Le due donne si dirigono in auto o a piedi verso il luogo di lavoro della protagonista. Nel tragitto si parla di lavoro e di come alcune scelte siano state determinanti per raggiungere obiettivi personali e professionali.Arrivate a destinazione, Mara ha modo di vedere la protagonista “con le mani in pasta”. La curiosità la spinge a cimentarsi in alcune attività che la trasformano per un momento in una claudicante assistente.

Al termine, la protagonista si ritrova da sola in un luogo per lei significativo. Guardando direttamente in macchina, si rivolge allo spettatore rivelando ciò che più di altro la rappresenta e perché. Un modo per riassumere metaforicamente la propria identità.

CREDITS

Regia: Dorino Minigutti
Produzione esecutiva: Anna Di Toma
Produzione: Agherose srl
Durata: 8 x 20’
Lingua: friulano
Sottotitoli: italiano

Sviluppato e realizzato con il contributo del Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia